A Frédérick Leboyer

Penso a volte alla mia vita come formata da tanti pezzetti di altre vite che si incontrano. Poi, uno dopo l’altro, inevitabilmente, i pezzetti si staccano. Ogni pezzo lascia un segno, a volte è solo una piccola traccia, a volte così intenso da farti cambiare percorso, cambiandolo così a tanti altri. Ho appena saputo che ieri si è staccato un altro pezzo della mia vita, uno di quei solchi veramente profondi a cui devo tanto, a cui tanti di noi devono tanto. Buon viaggio Frédérick Leboyer, ci hai mostrato la strada per incontrare il Rito della nascita, e ora noi facciamo del nostro meglio per farlo incontrare ad altri. Grazie da tutti i bambini nati senza violenza dopo che hai avuto il coraggio di scrivere, mettendoti contro tanti colleghi, cosa sente il bambino nascendo, a causa nostra. Ci hai insegnato ad accoglierlo nel silenzio, nel rispetto che merita. Ora tanti dei quei bambini sono grandi e forse sono in grado, grazie a te, di affacciarsi sul Mistero dell’esistenza senza paura perchè il primo contatto con lo sconosciuto non li ha spaventati. Un inchino.

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